Con i media italiani a guardia del potere, invece che della democrazia, l’unica libertà è per la propaganda populista

Ieri è stata una giornata piena di fatti in Italia, ne cito tre:

1. Il caso Metropol è stato archiviato non perché leghisti e russi siano innocenti, ma perché hanno fallito nell’intento di finanziare illecitamente la Lega e perché la Russia ostacola le indagini non inviando rogatoria. La trattativa con i russi c’è stata. Salvini non poteva non saperlo. E invece di nascondersi, vogliono le scuse.

Eppure gran parte di tv, web e giornali riportano le dichiarazioni di Salvini che pretende le scuse e annuncia querele. Come se niente fosse.

2. “NO TO FASCIST MELONI” a Londra, la presidente del Consiglio è stata duramente contestata per quel che rappresenta, senza troppi giri di parole.

Eppure tv, web e giornali hanno riportato di un incontro proficuo e vittorioso tra il premier inglese e quello italiano, con tanto di abbraccio e sorrisi tra i due ultra-conservatori che si complimentano per la loro caratura xenofoba e fascista.

3. Sempre ieri, il governo è andato in minoranza alla Camera non riuscendo ad approvare lo scostamento di bilancio, nonostante abbiano un’ampia maggioranza (che con arroganza non fanno che sbatterci in faccia).

Eppure tv, web e giornali si sono limitati a riportare le dichiarazioni di Meloni che sostiene l’insostenibile: non è un problema politico, è solo un «brutto scivolone che però non rappresenta un segnale politico». Ma come può non essere un segnale politico? Dopo soli sei mesi di governo, questa maggioranza è andata sotto per le troppe assenze. Ben 45 dei loro deputati non hanno partecipato al voto, qualcuno era in missione ma molti sono stati gli assenti ingiustificati: 9 di Forza Italia e 11 della Lega, per esempio.

Gran parte dei nostri media sono ridotti a megafono della voce più grossa. Supini sempre e comunque al potere, di qualunque colore o sostanza sia. Normalizzano, si conformano, spettegolano, urlano e fanno urlare. Tutto fanno tranne che informazione.

E intanto questo governo è libero di sparare una gigantesca idiozia al giorno, sequestrare l’intera opinione pubblica con le sue idiozie e bugie, grondare apertamente di incapacità mista a violenza. Ed è libero pure di indebitarci senza che noi capiamo nemmeno cosa stia succedendo, approvando un extra deficit per quasi 8 miliardi di euro: 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi di euro nel 2024.

Non vogliono modificare il patto di Dublino: altrimenti come possono alimentare la propaganda d’odio contro un nemico che non c’è: gli immigrati?

Affondano il paese, con alle porte il ritorno del Patto di stabilità: altrimenti come possono alimentare la propaganda vittimista contro un nemico di cui sono in realtà sono al servizio: l’Europa brutta e cattiva?

Quando l’informazione è il cane da guarda del potere, invece che della democrazia, l’unica libertà è per la propaganda populista. Ai cittadini non resta che esercitare il diritto di critica, con le unghie e con i denti.

Londra, 27 aprile 2023. Contestazioni contro Giorgia Meloni

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